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Il sottosuolo di Napoli è attraversato da una grande rete di cunicoli, gallerie, acquedotti e spazi scavati ed utilizzati dall’uomo durante la storia della città, sin da diversi secoli avanti Cristo e fino a pochi anni dopo la fine del secondo conflitto mondiale, ed ancora oggi, almeno in parte, visitabili. del ventre della città. I membri dell’Associazione sono impegnati – senza aver mai ricevuto alcun tipo di finanziamento da parte di istituzioni pubbliche o di enti privati- nel recupero e nella valorizzazione, ai fini della pubblica fruizione, del sottosuolo. I siti del sottosuolo si distinguono dai reperti archeologici sotterranei per la loro origine sotterranea sin… Continua a leggere

Il palazzo che ospita il museo fu costruito nel 1585 come caserma della Regia Cavelleria. Ad inizio del 1600 la costruzione fu incorporata in grande edificio destinato a diventare sede dell’ Università degli Studi. L’ imponente palazzo fu progettato e realizzato da Cesare Fontana, figlio del più noto Domenico, che si rifece al disegno paterno della Reggia di Napoli. Inizialmente la costruzione fu prevista ad un solo piano, con un corpo centrale a due livelli e due lunghe ali laterali da guglie e vasi, era abbellito, poi da statue e busti di filosofi. Successive evenienze e destinazioni resero necessari lavori di ristrutturazione che furono affidati a Giovanni Medrano, noto per aver lavorato alla realizzazione della Reggia di Capodimonte. A fine 1700 il palazzo divenne museo, seppur nei suoi ambienti avrebbero dovuto trovare posto anche la Società Reale Borbonica di Scinze e Arte, La Biblioteca, la Stamperia Reale, il laboratorio di pietre dure e l’ Accademia di Pittura, Scultura ed Architettura.
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